Comunicato Stampa n. 51/2021:
«In sella alla Bersagliera»
Saronno 3 Maggio 2021
L’amministrazione
Airoldi sarà soddisfatta di aver mantenuto almeno una promessa
elettorale: eliminare la partenza della Tre Valli Varesine da
Saronno.
Si concretizza così un lungo lavoro della sinistra,
fatto di ironie, atto a sminuire l’importanza di avere la partenza
di un evento sportivo internazionale dalla nostra città.
Perché,
nonostante le risatine tipiche di una certa sinistra da salotto
buono, è un dato di fatto che la Tre Valli, oltre a fungere da
avvicinamento al Giro di Lombardia (uno dei massimi eventi del
ciclismo mondiale), sia anche una delle prime uscite ufficiali del
Campione del Mondo neo incoronato. E con un albo d’oro di tutto
rispetto: da Bartali a Magni, da Coppi a Merckx, fino a Nibali e
Primož Roglič. Altro che corsa sconosciuta, come detto in città da
certi tromboni.
Forse alcuni si sono dimenticati il Sindaco
Alessandro Fagioli posare accanto ad Alejandro Valverde, campione del
mondo 2018, sul cui palmares non è nemmeno il caso di discutere, e
Matteo Trentin, campione europeo 2018, o con Mads Pedersen, campione
del mondo 2019. Oppure ci si dimentica il numero considerevole di
campioni, vincitori di grandi giri, ex campioni del mondo, vincitori
di classiche: alla faccia dell’evento “minore”.
Che,
sostiene la sinistra cittadina, non avrebbe portato abbastanza alla
città. Facciamo un rapido riassunto di ciò che comporta un evento
sportivo internazionale in una città. Le squadre partecipanti
risiedono in città: otto corridori per squadra, più tutto lo staff.
Questo porta introiti agli hotel e alle attività cittadine. Si
aggiungano gli appassionati che, il giorno della gara, affollano
Piazza della Libertà, magari consumando nei locali cittadini, e
parcheggiando a Saronno, portano introiti a Saronno Servizi.
Oltre
al fatto che giornalisti, internazionali, parlano della corsa che
parte dalla nostra città.
Lo stesso consigliere Rotondi del PD,
durante la commissione sport di ieri sera, ha ammesso che è stata
un’ottima occasione per i commercianti locali.
Nella stessa
commissione, sono notate lamentele, che paiono più un tentativo di
arrampicarsi sui vetri, per l’assenza dei parcheggi per una
mattinata, in un giorno feriale. L’assenza di parcheggi, per poche
ore, è sicuramente un piccolo disagio momentaneo, ma conferma
l’interesse che questa competizione attrae. Sempre per smentire la
teoria che la Tre Valli non ha portato nulla a Saronno.
Cosa si
poteva chiedere di più a una competizione internazionale, che
impegna la città per una mattina? Avrebbero forse preteso un
costante e oceanico afflusso di appassionati di ciclismo ogni giorno
dell’anno, per essere soddisfatti?!
Saronno è alla confluenza
di 4 provincie: sfruttando la risonanza della Tre Valli, si sarebbe
potuto, con il tempo, rendere Saronno un punto di riferimento
sportivo per l’alta provincia di Milano, la bassa provincia di
Varese e la bassa provincia di Como. Per questo obbiettivo sarebbe
stato necessario avere una progettualità, presente nella precedente
amministrazione.
L’assessore Musarò ha fatto riferimento, in
sostituzione alla Tre Valli, a una manifestazione, una settimana
della sostenibilità, non meglio identificata, sempre incentrata
sulla bicicletta. Vorrei ricordare a lor signori che la lamentela
costante dal 2016 è stata che la Tre Valli costava troppo, senza
portare benefici. Ora, nella migliore tradizione di questa
amministrazione, non abbiamo avuto una benché minima idea dei costi
che l’organizzazione di questo evento dovrebbero comportare. Non ha
fatto nemmeno riferimento a quale sarebbe l’ente con cui il comune
stia trattando: che siano associazioni già note in città? Solo il
tempo ci darà la risposta.
Aggiungiamo che, come sempre,
l’attuale amministrazione dimostra un po’ di confusione: i suoi
sostenitori lamentano che la Tre Valli avrebbe significato un
consistente problema per i commercianti, visto che si bloccava per
una mattinata il centro cittadino. Quindi quando sarebbe il momento
culminante della nuova manifestazione? Il sabato pomeriggio, momento
in cui, di norma, il centro cittadino vive delle passeggiate non solo
dei saronnesi ma anche di chi viene dai paesi del
circondario.
Ultima, risibile, obiezione mossa contro la Tre
Valli: non si svolgeva solo a Saronno, ma partiva da Saronno per
arrivare a Varese. Mi pare veramente superfluo soffermarsi su questo
punto, che pare un’obiezione estremamente infantile. A questo
punto, mi domando perché Milano non rinunci alla partenza della
Milano-Sanremo.
Un’ultima domanda: quale sarebbe l’inquinamento
dato dallo sport, visto che si sente la necessità di una settimana
su sport e sostenibilità?
Gli anni di risatine e di lamentele
hanno quindi sortito l’effetto voluto: Airoldi e la sua giunta
hanno mantenuto la promessa elettorale, ma a quale prezzo per la
città, che si vede togliere una competizione conosciuta,
internazionale, praticamente una certezza. Nella commissione sport si
è parlato di immagine e di marketing, di rendere Saronno città meno
provinciale, soprattutto da parte di sostenitori e consiglieri della
maggioranza: ecco vorrei far notare che predicano bene e razzolano
malissimo in questo caso. Perché se della Tre Valli si parla sui
media nazionali e internazionali (Eurosport), chi mai
parlerà della futura
manifestazione sostenibile?
Stefano Morandin Membro Commissione Sport Lega Lombarda Saronno