21 aprile 2021 – Lega Lombarda : commento di Stefano Morandin, membro commissione Sport, riguardo alla Superlega e allo sviluppo del Calcio europeo

«Superlega europea una deriva globalista annunciata»
Saronno 20 Aprile 2021
La notizia bomba della Superlega europea di calcio, rilasciata nella serata di domenica ha scoperchiato il
vaso di Pandora. Vedo molti che si stracciano le vesti all’idea che le squadre più ricche e titolate vogliano
organizzarsi un campionato privato, di cui mantenere totalmente il controllo, soprattutto dal punto di vista
economico.
Mi stupisco però che la gente si stupisca. È da almeno vent’anni che la voce circola a intervalli regolari. Era
solo questione di tempo.
Trovo pertanto superfluo parlare di giusto e sbagliato in questo caso. Parlerei solo, in maniera cinica e
rassegnata, di una logica evoluzione del mondo del calcio, quale specchio della società moderna.
Dato però che sono molti i miliardi di indotto che questo business sposta si tratta anche di una questione
politica. Forse non ci si accorge che se si è arrivati a questo punto, ci si è arrivati perché quelli che oggi si
stracciano le vesti (FIFA, UEFA, federazioni nazionali e governi), sono quelli che hanno permesso, con un
lassismo vergognoso, che nel mondo del calcio si diffondesse un neoliberismo radicale e sfrenato, esempio
ultimo della globalizzazione. Dove erano FIFA e UEFA quando il mondo del calcio veniva trasformato in
mangiatoia, visto il giro di soldi che di anno in anno aumentava? Mentre procuratori presidenti di dubbia
moralità demolivano la credibilità del calcio, gli organismi sovranazionali si godevano gli introiti delle
competizioni da loro organizzate, che richiamavano miliardi di euro, grazie al blasone delle squadre
partecipanti, cui arrivavano le briciole. Ecco perché oggi si stracciano le vesti: perché qualcun altro si
mangerà la torta, di cui loro vengono privati.
Dove erano i governi quando permettevano che le grandi squadre, società in tutto e per tutto identiche a
qualsiasi altra eserciti un’attività economica, arrivavano ad avere situazioni debitorie imbarazzanti?
Aggregati, i debiti delle 12 fondatrici, sono stimati tra i 5 e i 6 miliardi di euro. Roba da portare i libri di tutte
e dodici in tribunale e buonanotte ai suonatori. Ma dato che 4 di questi miliardi sono dovuti alle banche si è
preferito soprassedere.
Non si è pensato di fermarsi prima del baratro, in cui ormai il mondo del calcio è finito da circa quindici
anni, per cui inutile lamentarsi ora, dopo che per anni si è andati avanti secondo il principio “finché ce n’è
viva il Re”.
E così ecco i fondi di investimento che acquistano alcune società, altre si quotano in borsa. E il calcio,
complice questo neoliberismo, diventa l’ultimo baluardo della globalizzazione. Dove le società, private,
vogliono una lega privata, con ingressi praticamente bloccati: una lega apolide, oligarchica, che priva
definitivamente il calcio, sport popolare per eccellenza, di una sua identità. Basti vedere l’oscena modifica
di cui è stato vittima il simbolo dell’Inter, già da tempo privato del biscione visconteo, a richiamare
l’identità milanese della squadra neroazzurra, e ora totalmente anonimo, non riconoscibile. I tifosi
neroazzurri smetteranno così di essere i “bauscia”, gli esponenti della buona borghesia milanese, mentre
quelli del Milan non saranno più i casciavitt, i “cacciavite”, legati alla classe operaia di Milano. Saranno meri
consumatori, il cui ruolo sarà acquistare gadget, abbonamenti tv e biglietti delle partite e, possibilmente,
astenersi da ogni critica verso la società, con buona pace degli ultimi romantici del gioco e dei nostalgici di
De Gregori. A Madrid, d’altronde, ciò succede già, per volontà di Florentino Perez, promotore della
Superlega: che si riserva di allontanare, a vita (!), i tifosi che si rendono protagonisti di fischi verso le
prestazioni del Real.
Per salvare il salvabile bisognerebbe ripartire dall’inizio, dal calcio dilettantistico, praticato per amore del
gioco e non per stipendi e introiti milionari visto che, per citare il grande Johann Cruyff, non si è mai visto
un sacco di soldi fare un gol.
Lega Lombarda
Lega Salvini Premier
Sezione di Saronno

Stefano Morandin, Membro commissione Sport Lega Lombarda Saronno
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