LA LISTA DEI FINTI GIOVANI NATI VECCHI
(Due parole a Obbiettivo Saronno)
Così,
maestrine dalla penna rossa e giovani araldi del nuovo che avanza, avevate
scherzato.
Vi scoprite, ora, uguali a tutti gli attori della commedia intitolata
“politica come professione” di cui parlava Max Weber. Quando lo avete
scoperto? Fin da subito, e allora avete mentito sapendo di farlo, oppure strada
facendo? Dite la verità, non è stato piacevole scoprire che coltivavate
fra voi finte amicizie e che i sorrisi appiccicati alle labbra erano falsi
sorrisi, e che durante le riunioni di lista ciascuno covava il sogno del suo
tornaconto.
L’uomo, la donna, è quello che è, e voi non fate eccezione. Vi siete messi sul mercato, e il vostro prezzo è un assessorato, due se vi andasse bene, chissà, magari anche un paio di partecipate di seconda fila. Vi siete messi sul mercato fulmineamente, a poche ore dai risultati del primo giro, e avete fatto capire che venite via a poco prezzo, perché non avete aspettato che Airoldi vi telefonasse, ma avete strombazzato la disponibilità nei suoi confronti come la creatura invaghita che occhieggia al tenero amante. Dice: è la politica bellezza. Si, ma voi non eravate “diversi”? Puri, incontaminati, disinteressati, orgogliosamente solitari? E invece avete dismesso i jeans e indossato la grisaglia: scompare fra le brume l’ isola di Wight.
Così fan tutti, certo. Ma almeno d’ora in avanti non raccontateci favole.
Alfonso Indelicato