LA SCUOLA SCONFINATA, PER UNA SARONNO DELLE FAMIGLIE, DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI
L’emergenza sanitaria deve rappresentare un’opportunità per ripensare la scuola nella sua globalità di comunità educante, di promozione della salute e di luogo fisico. In questi mesi l’emergenza ha stravolto soprattutto la vita di quei bambini, quelle bambine, quei ragazzi e quelle ragazze che hanno più bisogno di scuola e che – isolati nella didattica a distanza – hanno pagato un prezzo altissimo, anche nella nostra città.
Il tema centrale della nuova scuola è la sua accessibilità nella sua nuova dimensione sia fisica che virtuale.
Le misure di distanziamento previste dai protocolli ridurranno la capacità ricettiva delle aule. Ciascun plesso scolastico potrà ospitare, contemporaneamente, solo una parte dei bambini che compongono la classe. Nasce un fabbisogno di spazi da recuperare e da individuare in modo urgente.
La complessità ed il carattere dirompente dell’emergenza sanitaria suggerisce l’adozione di un nuovo modo di fare scuola anche a Saronno, attraverso una modalità partecipativa che metta al centro delle politiche il benessere delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi che abitano la nostra città o la frequentano per ragioni di studio. La costituzione di un Tavolo permanente di consultazione e coordinamento, del quale l’ente locale assuma la guida e l’indirizzo a tutela dell’interesse generale, costituirebbe la via concreta per dare contenuto e forma a questa partecipazione.
Il Tavolo potrebbe costituirsi attorno ad un Patto di Comunità attraverso il quale insegnanti, dirigenti, genitori, istituzioni, terzo settore e associazioni definiscono insieme un progetto di scuola del territorio, in un sistema integrato di servizi educativi che tenga al centro il bambino in tutte le sue dimensioni di benessere (fisico, emotivo, culturale, alimentare etc) dalla fascia 0-6, a quella della scuola primaria e secondaria di primo grado.
Il Tavolo di coordinamento potrebbe, in tale contesto, porre al centro dell’attenzione degli stakeholders la promozione della salute a scuola durante e dopo l’emergenza covid, per darle nuova centralità, sia dal punto di vista clinico che sotto il profilo psico – pedagogico, in piena e sinergica collaborazione con l’Istituzione Scolastica e nel rispetto dei reciproci ambiti di competenza
Il post emergenza pandemica, con l’avvio del prossimo anno scolastico, metterà le scuole di fronte alla necessità di riprogettare gli spazi e la didattica, affrontando il tema del distanziamento fisico. Perché questa esperienza diventi opportunità di cambiamento, l’ente locale deve affiancarsi alle scuole con alcuni interventi.
La necessità di una azione di sistema, integrata e coordinata, di tutti i soggetti e gli attori del comparto educativo e scolastico, ha in fatti una natura strutturale che traguarda e trascende il solo periodo dell’emergenza sanitaria.
Il Patto di Comunità assumerebbe, in tale prospettiva, una valenza fondativa di una nuova impostazione della politica socio – educativa dalla quale potrebbero derivare diverse proposte: anzitutto una revisione e rimodulazione delle finalità e dei progetti già esistenti sulla scuola in ordine ad un rinnovato ed attualizzato elenco delle priorità, una rideterminazione dei criteri di allocazione delle risorse economiche e di personale nella direzione della promozione di nuovi servizi socio – educativi coerenti con una scuola nuova, la previsione nel bilancio comunale di fondi ad hoc eventualmente derivanti da partecipazione a progetti europei, regionali o di fondazioni, attraverso partenariati pubblico/privato.
La necessità di rinnovare le modalità di coordinamento e interazione tra Comune e ufficio scolastico è del tutto evidente e, tra l’altro, da una interazione più efficacie trarrebbe beneficio la qualità dell’offerta scolastica per i bambini e le famiglie (si pensi, ad esempio, al mantenimento delle classi a tempo pieno e dell’organico adeguato).
Il Tavolo di consultazione e coordinamento avrebbe la possibilità di agire ad ampio spettro, estendendo attraverso i partecipanti la propria azione a dimensioni e servizi paralleli a quelli didattici e scolastici in senso stretto. Ad esempio potrebbe intervenire sulla questione del trasporto casa-scuola, attivando percorsi che consentano un’accessibilità ciclopedonale, realizzando una mirata pedonalizzazione (anche a tempo) delle strade davanti alle scuole, anche per favorire l’autonomia di spostamento e prevedere spazi per le bicilette, organizzando i Pedibus cittadini per raggiungere in sicurezza le diverse sedi scolastiche.
Un ulteriore tema è il potenziamento dell’accessibilità a contenuti e strumenti tecnologici per superare il tema della povertà tecnologica e del digital divide, per garantire a tutti di avere accesso a strumenti e copertura di rete adeguata, eventualmente con hotspot gratuiti, forme di device-sharing e, ove necessario, di supporto formativo per l’uso delle tecnologie.
per la Lista Civica Airoldi Sindaco Sabina Banfi