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Ieri abbiamo assistito, molto perplessi, alla diretta su ilSaronno durante la quale il Presidente leghista della Commissione regionale sulla Sanità, Emanuele Monti, il Sindaco Alessandro Fagioli ed il DG dell’ASST Valle Olona, Eugenio Porfido, hanno illustrato il nuovo piano d’investimenti per l’Ospedale di Saronno. E’ evidente che non si può che essere contenti dell’investimento programmato per circa 23 milioni di euro, ma, a ben vedere, il piano tanto trionfalisticamente esposto ieri dai due noti esponenti leghisti rappresenta più ombre che luci per il futuro del nostro Ospedale. E tali ombre si proiettano nefaste sul futuro dell’Ospedale di Saronno. Vediamo perché. Intanto dei 23 milioni, una rilevante quota pari a circa 12 milioni era stata deliberata negli anni scorsi per interventi non più differibili. In particolare ci sono poco più di 4 milioni di euro per adeguamenti antincendio nelle varie palazzine e, si osserva, l’alternativa al non fare questi lavori, sarebbe stata quella di chiudere le palazzine interessate (DGR 2111/2014 e DGR 1725/2019). Poi c’è la tanto attesa TAC per euro 650 mila (DGR 770/2018) – spesa non più differibile pena il venir meno delle funzioni diagnostiche del nosocomio Vi è la rimodulazione percorsi pronto soccorso per € 185.000 (DGR 770/2018), da considerarsi quale spesa tanto più necessaria quanto più si consideri che la gran parte dei contagi nei P.S. sono stati conseguenti alla commistione dei vari percorsi E’ prevista la spesa di circa 6 milioni per 3 nuove sale operatorie (DGR 6548/2017) ma c’è chiedersi per quali reparti verranno attivate queste nuove unità e se c’è effettivamente una volontà di ripotenziare qualche specialità. Infine ci sono spese per manutenzione straordinaria per impianti tecnologici per circa 1 milione di Euro – anche qui l’alternativa a non farli sarebbe stata quella di chiudere i reparti serviti dagli impianti in questione. Quindi, si tratta, per la rilevante quota di circa 12 milioni di Euro, di spese già deliberate da tanti anni e per interventi non più differibili, pena la chiusura dell’Ospedale. Quanto ai nuovi investimenti pari ad € 11 milioni non c’è da stare affatto allegri. Ben 11 milioni verranno destinati ad interventi sulla palazzina marrone per realizzare un reparto “covid” con attrezzature da terapia intensiva e sub intensiva. Tempi di realizzazione 28 mesi… cioè 2 anni e mezzo quasi. Quindi in poche parole un ospedale da costruire sul modello di quello realizzato in pompa magna a Milano Fiera: 21 milioni di Euro spesi per i pochissimi pazienti (per fortuna) dispersi negli ampi e magnifici spazi! Si vuole fare una cosa simile anche a a Saronno. Il tutto tra due anni e mezzo quando, si spera, il covid sarà solo un tragico ricordo. Altri soldi dei contribuenti gettati via dalla finestra con l’aggravante che, stante il grandioso progetto Fagioli-Monti-Gallera, altre risorse difficilmente verranno destinate al nostro Ospedale che, a questo punto, è destinato a morire. #riprendiamociilnostroospedale Partito Democratico Saronno
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