29 ottobre 2021 – da Alfonso Indelicato: L DDL ZAN: UNA FINE ANNUNCIATA 

L DDL ZAN: UNA FINE ANNUNCIATA 

La mesta conclusione dell’iter parlamentare del DDL Zan è l’inevitabile conseguenza di un vero e proprio cupio dissolvi del Partito Democratico. Enrico Letta ha ignorato i chiari segni di sgretolamento della maggioranza che alla Camera aveva fatto passare un testo ideologico e divisivo, ha snobbato le rimostranze delle femministe di Arcilesbica così come le motivate perplessità giuridiche di autorevoli maître à penser di sinistra come Ainis e Cacciari. Ha deciso di tirare dritto e si è sfracellato da un lato contro la solida opposizione di un centrodestra per una volta unito e dall’altro contro l’abile sabotaggio messo in atto da Matteo Renzi. Poco importa sapere se i voti che sono mancati ieri sono di senatori di Italia Viva o di esponenti dem di area cattolica. Sta di fatto che da questo insensato braccio di ferro è uscito battuto il massimalismo e l’arroganza di chi fino all’ultimo non ha voluto concordare neppure le più piccole modifiche al testo Zan/Cirinnà, di chi non ha accettato di discutere in commissione insieme al testo Zan anche la proposta Ronzulli/Binetti, in una parola di chi non ha voluto legittimare nessun altro interlocutore su temi etici così delicati che non fosse se stesso. Lo stesso delirio di autoreferenzialità che abbiamo visto in piccolo a Saronno quando, in una seduta di Consiglio Comunale a dir poco kafkiana, il PD ha imposto di votare una inutile mozione di sostegno al DDL Zan non condivisa persino da alcune componenti della sua maggioranza. Mai come oggi si deve concludere che chi semina vento raccoglie tempesta. Ora ci auguriamo che la discussione sui diritti delle persone omosessuali possa ripartire su basi meno ideologiche e più rispettose delle opinioni di tutti.

Lucio Bergamaschi – Giuseppe Anselmo – Alfonso Indelicato – Mariassunta Miglino – Diego Riva – Francesca Marzorati – Silvia Mazzola

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