«Cimitero animali, uno spunto di riflessione »
Saronno 10 Agosto 2021
La vita con gli amici a quattro zampe è un argomento interessante e molto attuale.
L’affetto che reciproco che si instaura con gli animali da compagnia, riveste giustamente un ruolo sempre più centrale nella nostra società, come è testimoniato dal crescente numero di leggi emanate negli ultimi anni a tutela degli amici a quattro zampe e ai pennuti.
Tali attenzioni sono
cresciute via via fino ad arrivare a tutele a volte paragonabili a
quelle riservate agli esseri umani, se non addirittura superiori,
a testimonianza del cambiamento trasversale che ha progressivamente
caratterizzato il nostro mondo, nel considerare l’animale non più
come un mezzo ma come un vero e proprio essere vivente dotato di una
sua dignità e dei suoi diritti.
La relazione che
abbiamo imparato ad intraprendere con l’amico peloso o pennuto si
evolve nella condivisione del quotidiano e scandisce il ritmo delle
giornate con la semplicità di quello che è un legame unico e di
conseguenza speciale.
In questo quadro, anche il momento del
distacco rappresenta un momento importante, delicato e carico del
valore tipico dei momenti della vita significativi.
Il ruolo del
cimitero, per l’uomo è il frutto sempre in via di maturazione del
laborioso percorso di elaborazione del lutto, che si intreccia con
aspetti religiosi, psicologici e culturali.
Oggi è normale
pensare ad uno spazio riservato a ciascuno di noi per lasciare una
traccia del nostro passaggio ed un concreto ricordo per chi verrà
dopo di noi: un luogo in cui la fitta rete delle relazioni della
nostra vita, famigliari e non, possa avere uno spazio, il punto
fisico preciso, su cui andare a portare un saluto, dire una
preghiera, o semplicemente andare a ritrovare il caro defunto.
Nonostante ciò, la
scelta sempre più frequente della cremazione e della conservazione
in casa delle ceneri, è la testimonianza di come ancora le
consuetudini stiano mutando, e può aprire un interrogativo sul
futuro dei cimiteri come li abbiamo conosciuti fino ad oggi.
Mi
domando quindi se un cimitero fisico per la conservazione degli
animali da compagnia sia la soluzione giusta.
Se quindi la
funzione cimiteriale si fonda in buona parte sull’estesa rete di
relazioni tipica della comunità umana, mi risulta più difficile
immaginare la stessa cosa per un animale domestico che
generalmente
esaurisce la sfera degli affetti all’interno della famiglia che lo ha
custodito in vita e delle sue relazioni più strette.
Quindi, a
mio modo di vedere, la conservazione delle ceneri del proprio
animale da compagnia ha giustificazione e senso all’interno della
sfera domestica ove esso è vissuto, proprio nel massimo rispetto
della particolare relazione che si crea tra uomo e amico a quattro
zampe o volatile.
Saronno ha poi
un’evidente carenza di terreni liberi; gli aspetti tecnici e formali
che sono richiamati
nell’emendamento presentato oggi dal
Presidente Gilli evidenziano la complessità della materia anche dal
punto di vista amministrativo, oltre che sul piano prettamente
etico e sociale.
Un’ipotesi su cui poter impostare un ragionamento è la strada già intrapresa da altri comuni, compreso Milano, che prevede la sepoltura delle ceneri dell’animale insieme al proprio padrone.
In quel caso la relazione così speciale in vita avrebbe una sua celebrazione anche nella sepoltura, con un valore simbolico di unione anche oltre la morte.
Raffaele Fagioli Lega Lombarda Saronno