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Lo Sport deve ripartire subito. Tre Valli Varesine, bello per un giorno ma il rapporto costi benefici è in negativo. Bene il nuovo progetto per la bici e il Ciclismo La prima seduta della Commissione Sport è un modo per ritornare al movimento dopo un anno complicato per le note vicende. Insieme a cultura e spettacolo lo sport è il settore più colpito dalla Pandemia. Esprimo solidarietà e vicinanza ad atleti, istruttori, associazioni sportive, dirigenti, volontari, gestori di palestre e impianti sportivi, tutti messi a dura prova nell’ultimo anno. La situazione mi sta molto a cuore, lo dico anche da sportivo praticante e appassionato di Sport da sempre. Occorre ora progettare la ripartenza delle attività: lo Sport ha perso un anno, per atleti, agonisti o dilettanti, fermarsi tanto tempo è un colpo non da poco. I segni di un anno di mancato sport sono tangibili: sono aumentati obesità, aggressività, disturbi di sonno e alimentari dovuti a eccesivo contatto con dispositivi elettronici, cali di concentrazione, mancata socialità. Le attività si sono fermate e le casse di associazioni sportive e palestre si sono svuotate. Oggi lo Sport ha più che mai bisogno di un punto di riferimento. Alla politica spetta dunque questo compito, non solo per gli aiuti economici auspicati ma anche per far ripartire il movimento. In tal senso occorre creare una rete tra associazioni sportive e scuole per ri-educare alla pratica sportiva e ai suoi valori dopo l’interruzione. La mappatura degli impianti e il ripristino della Consulta sportiva, organo eliminato dalla precedente amministrazione, sono quindi un necessario passo per organizzare le forze in campo e costruire insieme il rilancio. Lo Sport è vita, assume un valore centrale nella Società. Lo Sport agonistico è necessario come l’avviamento allo Sport; tali livelli si alimentano reciprocamente, sono indispensabili l’un l’altro per avvicinare i giovani ed esaltare le eccellenze. Ma è altrettanto importante lo Sport per anziani, adulti e praticanti amatoriali. Dobbiamo quindi individuare luoghi per la pratica sportiva libera. Grazie allo Sport facciamo prevenzione sanitaria, curiamo il corpo, lo riabilitiamo dopo una malattia, scarichiamo le tensioni, favoriamo socialità e incontri. Fosse per me terrei gli impianti aperti fino alle 2 di notte, oggi è un’utopia ma un giorno chissà. Esprimo anche il mio parere sulla Tre Valli Varesine. Da appassionato di Ciclismo ho seguito dal vivo tutti gli appuntamenti in questi anni. Vedere la carovana colorata dei corridori coi tanti appassionati alla partenza è sempre un bel colpo d’occhio. Evento bello, ma per un giorno. Se infatti valutiamo il rapporto costi-benefici dell’evento, il saldo è negativo; al costo di 15.000 euro annui per la società organizzatrice Alfredo Binda si sommano i costi per le infrastrutture, eccessivo per una sola mattinata. Le ricadute per commercianti e alberghi (squadre, giornalisti, addetti ai lavori) sono limitate a due giorni, la pubblicità in Tv per la città è minima. E’ mancata in questi anni la progettualità attorno alla Tre Valli, si poteva fare meglio visto il traino dell’evento, ad esempio creare una settimana di appuntamenti per far crescere il territorio e le tematiche legate alla bici attraverso la cultura sportiva. A tal proposito mi chiedo perché i cugini di Busto Arsizio, come sembra, organizzeranno la corsa a costo zero. Se è così immagino abbiano avuto l’abilità di trovare finanziatori e sponsor. Per quanto esposto sono quindi favorevole al progetto dell’Assessore allo Sport: a costi inferiori e col coinvolgimento auspicato degli sponsor, avremo non un giorno di Sport ma una settimana di eventi legati alla Bicicletta in cui organizzare incontri con campioni vecchi e nuovi, convegni sulla storia del Ciclismo, esposizioni di bici moderne e antiche, corsi di educazione stradale, avviamento alla pratica agonistica, conoscenza del territorio e delle sue ciclabili, esibizioni e altro ancora. Una scelta progettuale diversa dalla precedente: non avremo la corsa dei professionisti ma la bici sarà sempre il centro dell’evento puntando a un coinvolgimento maggiore e a maggiori ricadute per il commercio locale. All’Assessore va pertanto il nostro appoggio e la collaborazione per organizzare al meglio il nuovo progetto.
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