SULLA DIFFICILE DECISIONE DI CHIUDERE ALCUNI PARCHI
Sta suscitando un vivace dibattito in città l’annuncio, da parte del sindaco Augusto Airoldi, di emettere nel corso della settimana un’ordinanza per chiudere alcuni parchi saronnesi, cioè quelli nei quali è più difficile effettuare controlli da parte della Polizia Locale. Parliamo dei parchi recintati, dove il controllo non può essere esercitato dagli agenti tramite un passaggio a bordo di un veicolo, ma solo scendendo ed entrando nel parco stesso.
Abbiamo letto le considerazione dell’ex-assessore all’Ambiente, Giampietro Guaglianone. Osservazioni condivisibili nel merito (lo ringraziamo anche per l’apprezzabile approccio non polemico con cui sono state portate) ma che purtroppo si scontrano con la necessità di amministrare il territorio nella miglior maniera possibile in termini di salute e sicurezza, in un periodo così difficile e con le forze di polizia a nostra disposizione, che Guaglianone conosce bene.
Controllare una città di 40.000 abitanti con meno di 40 agenti di Polizia Locale è un compito arduo, reso oggi ancora più difficile dalla necessità di controllare molti più aspetti, rispetto al passato, a causa dell’emergenza Covid-19 e delle varie ordinanze che ne derivano. Oggi, i nostri vigili sono impegnati anche a verificare le aperture dei negozi, l’utilizzo delle mascherine da parte dei cittadini, il formarsi di assembramenti negli spazi pubblici e molto altro. In questo contesto, chiudere i parchi dove è più difficile effettuare dei controlli permette ai nostri agenti di poterne effettuare di più per le casistiche appena indicate, e su tutti gli altri aspetti che ci vengono quotidianamente segnalati dai nostri concittadini.
Alcuni, sui social, invocano l’elevazione di sanzioni. Invitiamo a riflettere sull’impatto che queste sanzioni possono avere sulle famiglie che ne verrebbero toccate. Se gli agenti dovessero trovare 20 ragazzi in un parco che si stanno radunando attorno a una panchina, senza mascherina e senza distanziamento, dovrebbero elevare a ciascuno di essi 800 euro di multa (400 per ciascuna infrazione, che diventano 280 se pagate entro 5 giorni). Questo forse soddisferebbe il desiderio giustizialista di qualcuno, ma di certo andrebbe a colpire molto pesantemente alcune nostre famiglie in un momento in cui tutta la collettività vive un momento di grande difficoltà economica. Per questo siamo d’accordo con il sindaco nel portare avanti, per quanto possibile, insieme ai controlli, iniziative di moral suasion e anche questa parziale chiusura dei parchi, che sarà limitata allo stretto necessario.
È un momento molto difficile. Siamo consapevoli dei disagi psicologici, di quelli economici e di quelli sociali che tutti viviamo; sappiamo bene cosa voglia dire privare i giovani e meno giovani saronnesi, in questo momento, di alcuni spazi che permettono loro di godere qualche minuto di libertà, quando si fa attività motoria nelle vicinanze di casa, come consentito dal DPCM.
Ma siamo anche ben consapevoli della gravità del contagio che sta colpendo Saronno e il nostro territorio. Purtroppo queste azioni si rendono necessarie per cercare di fare il possibile, con le forze che abbiamo, per limitare i rischi per la salute di tutti.
Chiediamo ai saronnesi pazienza e collaborazione, perché solo insieme e con spirito di sacrificio, purtroppo, potremo uscirne.
Franco Casali – Assessore ad Ambiente, Mobilità, Politiche energetiche e Partecipazione del Comune di Saronno