16 settembre 2020 – Giuliano Pisapia a Saronno

Giuliano Pisapia a Saronno

Tanti saronnesi in Piazza Libertà per sentire Giuliano Pisapia che parlava ieri sera alle 18 a sostegno della candidatura di Augusto Airoldi a sindaco di Saronno.

Persona notissima Pisapia, politico, avvocato, giornalista e scrittore, con un lungo passato di militante e parlamentare nel mondo della sinistra, poi sindaco di Milano – il primo di centro sinistra dopo 18 anni di centro dx – battendo il sindaco uscente Letizia Moratti.

Pisapia ha ricordato come le Liste Civiche, parte di un’ampia coalizione di centro sinistra, ebbero una parte importante nella sua elezione a sindaco, come ce l’hanno ora per l’elezione di Augusto Airoldi.

Giuliano Pisapia oggi é un attivo parlamentare europeo.

Pisapia ha sottolineato come le tre A del Programma di Airoldi (Attrattiva, Amica, Attrezzata) gli abbiano ricordato le tre I del suo Programma, e che l’attenzione alle persone in difficoltà, declinate nel termine Saronno Amica, sia una parte importante del Programma di Augusto Airoldi, sempre attento alle problematiche sociali e del volontariato.

Ascoltare costantemente la voce dei cittadini – come sta facendo Airoldi con i suoi giri nei quartieri – é fondamentale per la definizione dei temi politico amministrativi e la vivibilità e crescita della città.

L’Ambiente é stato un altro aspetto fondamentale del suo Programma, come lo é di quello di Airoldi.

Nella prima parte della serata é intervenuta Elisabetta Strada, Consigliere Regione Lombardia per i Lombardi Civici Europeisti, e già Consigliere Comunale e Capogruppo della Lista di Pisapia e Sala in Consiglio Comunale.

Elisabetta ha sottolineato i problemi creati dalle amministrazioni di centro destra alla sanità lombarda, e il profondo disagio originato dalla cattiva gestione dell’emergenza Covid da parte di Fontana e Gallera, del loro costante negare il problema e cercare di scaricare la colpa su altri, anziché cercare di risolverlo anche con la collaborazione delle opposizioni, cosa che li ha costretti a ripetuti interventi consiliari anche con mozioni.

Il rifugiarsi nella torre d’avorio del potere, anziché ascoltare e confrontarsi con gli altri per cercare di risolvere i problemi é evidentemente una costante della gestione politica della Lega lombarda e che é stata purtroppo caratteristica costante anche dei 5 anni dell’amministrazione Fagioli.

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