Sommersa di critiche e sfottò per l’incomprensibile comunicato sulla sicurezza di qualche giorno fa, la Lega ha ritenuto necessario farne un’altro per spiegare la surreale tabella che mostrava l’aumento dei reati. La “colpa”, ovviamente, è di chi in malafede si è permesso di dire l’ovvia realtà, ovvero che la città sul tema sicurezza è rimasta più o meno dove stava e gli unici miglioramenti sono quelli che fanno parte della narrazione leghista: se governano loro, la città è sicura; se governano gli altri, no.
Se ne facciano una ragione: ai cittadini non serviva il mio fact-checking per vedere quello che succede ancora oggi in città, gli basta vivere Saronno o leggere la cronaca. Sono solo di pochi giorni fa le notizie di scippi in pieno centro e aggressioni in stazione, eventi rimarcanti anche da membri della coalizione che fa capo a Fagioli. Ci sono aree che stanno diventando preoccupanti, come la zona del supermercato al Prealpi, dove ci hanno detto aver fatto diverse segnalazioni inascoltati. C’è lo zero assoluto di nuovi percorsi ciclabili per la sicurezza delle utenze deboli. C’è il degrado al Matteotti, quartiere ignorato dalla giunta per 5 anni: vadano lì a spiegare ai residenti che “va tutto bene”. Io ci sono andato e ho anche invitato il sindaco, che non si è presentato.
E non si è presentato nemmeno l’altra sera al Santuario, anche se la sua sedia vuota l’aspettava: se l’avesse fatto, avrebbe visto anche lui il fuggi fuggi e le urla degli spacciatori al nostro arrivo, preoccupati dal vedere lo spazio che oggi occupano da tempo “invaso” da comuni cittadini scesi strada per discutere dei problemi del quartiere.
Magari, in un terzo comunicato, la Lega riuscirà a spiegarci anche questo.
Augusto Airoldi – candidato sindaco per Saronno