Non pretendiamo un allenatore… ma almeno un tifoso!
La sanità è uno dei cardini su cui si deve costruire un programma politico. E non solo nella dimensione nazionale, alternando ogni anno riforme sanitarie a interventi sul lavoro, sulla scuola e via discorrendo.
La garanzia di azioni in ambito assistenziale e sanitario, deve atterrare anche in campo locale.
Il 14 Novembre il sindaco Fagioli ha partecipato all’inaugurazione della nuova sede di Meditel a Rovellasca: ottima idea, se vogliamo incoraggiare l’iniziativa privata, un po’ meno se ci ricordiamo che dovrebbe essere garantita prima di tutto l’assistenza pubblica.
E Saronno? Non c’è nulla di male ad andare allo stadio a vedere altre squadre ma almeno sarebbe auspicabile che il Primo Cittadino tifasse per la propria!
Dall’Ospedale di Saronno giungono voci di chiusura di reparti e di carenze di organico, cui non si sa se dare credito o meno. La questione è inquietante perché sappiamo che dietro tante voci spesso si celano delle verità.
È doveroso dare delle risposte: non si pretende la redazione di una riforma modello Obama care, ma almeno delle rassicurazioni. E invece il silenzio… che è la voce dell’indifferenza.
Il 24 Ottobre, durante il Consiglio comunale, il sindaco Fagioli ha replicato alle opposizioni, che gli contestavano di non essersi occupato della realtà sanitaria locale, con questa sofisticata e gentile dissertazione: “Sono cazzate, mi avete rotto le scatole!”.
Una cosa è certa, non solo il nostro sindaco non è stato un buon allenatore ma del tifoso per ora ha preso solo la peggiore dialettica!
Il direttivo di Obiettivo Saronno
Novella Ciceroni
Cristiana Dho
Lorella Moiso
Sara Roccabruna
Luca Amadio